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Una volta, tanto tempo tanto fa, mi svegliai in un posto sconosciuto. Non avevo idea di come ci fossi finito. Sbigottito, mi ritrovai su di una collina che sovrastava una terra sconfinata, con una grande fabbrica che si stagliava in lontananza. La fabbrica appariva oscura e spaventosa, una minacciosa presenza in quella che sembrava essere stata un tempo una terra rigogliosa. 
"Un tempo, era mia," disse una voce alle mie spalle. Mi voltai trovando uno strano uomo. Un giocattolo. Sembrava logoro e triste. Ciò che era stato un tempo splendente e nuovo era ormai un vecchio uomo dimenticato e infranto. Mi disse che una volta era il Re, ma adesso viveva da emarginato, detronizzato dalla spietata Regina Carolina. 
Carolina aveva rubato il cuore della figlia adotatta del Re, Porcelain. Rinchiuse il cuore di Porcelain in una scatola giocattolo e poi l'ha bandì dal regno. Adesso Carolina viveva nella torre che sovrastava la fabbrica, dove creava continuamente nuovi giocattoli, soldati per il suo esercito. Nessuno aveva visto Porcelain da molto, molto tempo. 
Il Re Esiliato mi disse come tornare a casa. Nella torre della fabbrica, c'era una scatola giocattolo. Al suo interno c'erano tutte le cose che Carolina aveva rubato, incluso l'ingresso alla mia casa. Ma avrei avuto bisogno della chiave. La chiave era spaccata a metà e la persona che aveva metà di quella chiave era Porcelain. Avrei dovuto trovarla, entrare nella sala del trono della fabbrica e aprire la scatola. 
Mi allontanai, in cerca della Principessa Scomparsa e la vita per casa. 

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Sognai di dormire. Carolina venne da me durante la notte. Non riuscivo bene a vedere il suo viso, la sua forma cambiava ogni secondo, ma radiava potere. Mi chiese di unirmi a lei. Nessuno avrebbe dovuto saperlo, sarebbe stato il nostro sporco piccolo segreto. Avrei potuto avere tutto ciò che avevo sempre desiderato ma non sarei mai potuto tornare a casa. 
La fabbrica sarebbe diventata la mia nuova casa, e io sarei potuto essere il suo nuovo re. 

Sebbenne considerai l'offerta, la respinsi e lei svanì. 
Mi svegliai in una radura nella foresta, nel bel mezzo della notte. 
Sotto ad un albero gigante, c'era una giovane ragazza. Non era un giocattolo, ma una persona. Una combattente smarrita, bella e pericolosa. 
Avevo trovato Porcelain. 

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Portava metà chiave appesa al collo, come fosse un pendente. Chiesi a Porcelain perché non fosse un giocattolo come tutti gli altri. Non lo sapeva. Non riusciva a ricordare nulla della sua vita di prima che le venisse rubato il cuore, e si era sentita vuota fin da allora. 
I soldati giocattolo della Regina perlustravano la campagna, rubando il cuore a tutti per poi metterli sotto chiave. 
Con tutti i giochi di Toyland colpiti dall'apatia dell'essere senza cuore, nessuno si schierava contro la Regina. 
Raccontai la mia storia a Porcelain e le spiegai cosa avremmo dovuto fare. Lei acconsentì e mi disse che per prima cosa dovevamo trovare lo Stuttering Wise Man. L'unica creatura a Toyland che aveva ancora un cuore e l'altra metà della chiave. 

Dovevamo trovarlo prima che i Soldati Giocattolo trovassero noi. 

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Lo Stuttering Wise Man viveva in una grotta segreta. Fratello del Re Bandito, era stato un tempo il Principe. Appariva un po' malconcio ma aveva ancora un certo bagliore attorno. Aveva ancora un cuore e un ricordo di colpevolezza. Ci disse che Porcelain veniva dal mio stesso posto. Era arrivata come una bambina smarrita ed era stata adotatta dal re. Un tempo, il Principe aveva conosciuto anche Carolina. 
Lei lo aveva sedotto per entrare nella famiglia Reale. Gli aveva detto ciò che lui aveva voluto sentirsi dire. Ma nonappena furono sposati, era cambiato tutto. Per prima cosa rubò il cuore della giovane Porcelain e ciò infranse il cuore del Re. Nel suo fragile stato, il Re era stato troppo debole per combatterla. 


Il Principe e il Re scapparono entrambi, cercando la sicurezza nel nascondersi. 

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Il Principe ci mostrò l'entrata segreta per la Fabbrica. Tutti i giocattoli nascevano nella fabbrica. 
Raggiungemmo di soppiatto la cantina, dove si trovavano le infuocate fornaci. C'erano centinaia di giocattoli. Stavano lavorando ad una gigantesca linea di assemblaggio, construendo nuovi soldati. Soldati insensibili che nascevano già senza cuore. Rubati, prima ancora che nascessero. 
Ci trovavamo su di un piano rialzato da dove si vedeva tutta la fabbrica. Supplicammo i giocattoli di unirsi a noi. Se avessimo lavorato assieme, avremmo potuto vincere la Regina e tutti avrebbero riavuto i loro cuori. 

Li incoraggiammo ad affrontare le conseguenze quando sono spaventose. Lentamente, ci furono sussurri di ribellione. Con la nostra armata, ci diriggemmo verso il cortile. Una scacchiera immensa. Eravamo da un lato e l'armata della Regina, pronti ad affrontarci, si trovava dall'altro con un migliaio di guardie reali. Eravamo numericamente inferiori ma dovevano solo farci guadagnare abbastanza tempo in modo che io e Porcelain potessimo arrivare alla torre e aprire la scatola. 
Il Re Bandito condusse la carica in battaglia. 
Soli, lo Stuttering Prince, Porcelain ed io ci diriggemmo verso la torre. 

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La Regina ci stava aspettando alla scatola giocattolo. Mi si avvicinò. Non potei respingerla. Mentre affamata si preparava a colpirmi in petto, Porcelain e il Principe aprirono la Scatola Giocattolo. Fui accecato da un'improvvisa luce. Dal cortile, sentimmo grida di gioie. Quando i miei occhi furono in grado di vedere nuovamente, vidi Porcelain, adesso potente, sovrastare la Regina, spada in pugno. Lo Stuttering Prince era steso in terra immobile. L'altra parte della chiave era stata il suo stesso cuore. Lo avevamo sacrificato per poter salvare i cuori di tutti gli altri. Porcelain prese la Regina e la buttò giù dalla finestra della torre così che finì nel cortile sottostante dove venne sommersa da un mare di giocattoli arrabbiati. 

Il Re, non più bandito, riprese il trono. Porcelain ed io tornammo a casa ma ci accorgemmo che dopo tutto quello che avevamo passato, non sembrava più casa. Così decidemmo di tornare a Toyland dove vivemmo per sempre felici e contenti.

Fine




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